CASTIGLIONE DEI PEPOLI (BOLOGNA)
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Castiglione dei Pepoli (Castión in dialetto bolognese
montano alto) è un comune italiano di 5.739 abitanti della
città metropolitana di Bologna, in Emilia-Romagna.
Noto dapprima come Castiglione dei Gatti[4], il nome fu
cambiato nel 1863, in ricordo del passato feudale. Nel XII secolo,
infatti, si trovava sotto la signoria feudale dei conti Alberti
di Prato e Mangone. Nel 1340 le terre degli Alberti furono vendute
ai Pepoli. È oggi uno dei comuni membri dell'Unione dell'Appennino
Bolognese.
Castiglione dei Pepoli
comune
Stato
Italia Italia
Regione
Regione-Emilia-Romagna-Stemma.svg Emilia-Romagna
Provincia
Città metropolitana di Bologna - Stemma.png Bologna
Amministrazione
Sindaco
Maurizio Fabbri (lista civica Bene comune) dal 27/05/2014
Territorio
Coordinate
44°09'N 11°09'ECoordinate: 44°09'N 11°09'E (Mappa)
Altitudine
691 m s.l.m.
Superficie
65,76 km²
Abitanti
5 739[1] (31-12-2014)
Densità
87,27 ab./km²
Frazioni
Baragazza, Ca' di Landino, Creda, Lagaro, Rasora, Roncobilaccio,
San Giacomo, Sparvo, Spianamento, Monte Baducco, Valli
Comuni confinanti
Barberino di Mugello (FI), Camugnano, Firenzuola (FI), Grizzana
Morandi, San Benedetto Val di Sambro, Vernio (PO)
Altre informazioni
Cod. postale
40035
Prefisso
0534
Fuso orario
UTC+1
Codice ISTAT
037022
Cod. catastale
C296
Targa
BO
Cl. sismica
zona 3 (sismicità bassa)
Nome abitanti
castiglionesi
Patrono
san Lorenzo
Giorno festivo
10 agosto |

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Castiglione dei Pepoli. Oasi di
pace
Castiglione dei Pepoli porta incisa nel nome la famiglia bolognese,
i Pepoli, che nel Quattrocento vi stabilì il suo feudo
tra boschi, acque e montagne. Si rimane affascinati dinnanzi
alla dimora familiare, fulcro del loro potere e oggi palazzo
comunale che domina lantico borgo. Da qui si prosegue verso
il vicino Santuario di Boccadirio, vera oasi di pace e conca
verdissima nel cuore dellAppennino, dove ci si può
concedere per qualche ora il lusso del silenzio e della meditazione.
Qui si avverte un sentimento di mistico raccoglimento, ispirato
ai fatti miracolosi del 1480, quando si narra che la Vergine
apparve a due pastorelli. Varcata la soglia del porticato, si
va alla ricerca di piccoli e grandi tesori darte e devozione,
tra cui un bassorilievo attribuito ad Andrea della Robbia.
Itinerario: Castiglione dei Pepoli. Oasi di pace
Durata: 3 ore
Uscita autostradale:Pian del Voglio (A1) - Badia (Variante
di Valico)
Faggete e castagneti, montagne,
acque pure e aria fina: sono gli ingredienti di questa porzione
incantata di Appennino bolognese a cavallo con la Toscana, il
cui popolamento sparso induce allesplorazione
della natura e delle tracce storiche, contrassegnate da etruschi
e romani e poi da lotte medievali e signorie rinascimentali.
Di queste ultime, si scopre che su tutte si impose nel Quattrocento
quella bolognese dei Pepoli: nonostante il pugno duro con cui
governarono, è grazie a loro che si può oggi ammirare
la caratteristica e suggestiva conformazione del centro storico,
dove spicca larticolato palazzo di famiglia. Lasciato il
paese, percorrendo strade immerse nei boschi che regalano colori
sempre diversi a seconda della stagione, si giunge al santuario
mariano di Boccadirio, costruito nella seconda metà del
XVI secolo e sviluppatosi intorno alla piccola chiesa precedentemente
eretta nel luogo dellapparizione della Beata Vergine ai
due pastorelli. Questo gioiello di architettura montana, che
evoca antiche storie di fede e che è pervaso da unintensa
religiosità, è incastonato in un paesaggio di arcana
bellezza nel quale immergersi per sperimentare lineguagliabile
e reciproco richiamo tra natura e arte.
Castiglione
dei Pepoli
Pro Loco
Piazza Guglielmo Marconi 1
Tel. 053491599
www.comune.castiglionedeipepoli.bo.it
Periodo doro per lantica Castiglione dei Gatti
fu il Quattrocento, quando la famiglia bolognese dei Pepoli,
verso la metà di quel secolo, simpadronì
di queste terre rendendole fino al 1796 un feudo incastonato
nello Stato della Chiesa. Il centro storico della cittadina è
frutto di un disegno urbanistico voluto proprio da quei signori.
Al centro si apre la piazza, su cui affacciano la Torre dellOrologio
(1724) e il palazzo comitale. Disegnato dal 1473 dallarchitetto
Marchesino di Cento, fu sede del governo e comprendeva labitazione
della famiglia Pepoli, del commissario e il carcere. Fu ampliato
nel XVII secolo con la cosiddetta Palazzina. La bella
e lastricata via San Lorenzo conduce alla chiesa omonima, di
origini tardo-cinquecentesche, ma trasformata a tre navate solamente
nel 1876.
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